Doppio zero amaro per la Ferrari

Un doppio zero che fa male. Al morale e alla classifica. Povera Ferrari e dire che questa volta non è tutta colpa sua. Oddio, di Hamilton sì, ma di Charles non di certo.

Nel giorno in cui si rompe una McLaren, evento più raro di un’aurora boreale, le Ferrari non arrivano in fondo alla gara. Un doppio zero in classifica che per ritiro non capitava dal Gran premio del Canada dello scorso anno.

Questo per confermare una volta di più che non è proprio l’anno della Ferrari.

Il Gran premio d’Olanda più divertente degli ultimi anni, pieno di colpi di scena e colpi di testa, riscrive la classifica del campionato lanciando la fuga di Oscar Piastri che porta a 34 punti il suo vantaggio su Lando Norris, rimasto a piedi a dieci giri dalla fine e celebra il primo podio di Isack Hadjar, ma lascia l’amaro in bocca a Hamilton, Leclerc e a Kimi Antonelli.

Lewis Hamilton finisce la sua gara al 22° giro andando a mura alla curva 3, la soprelevata dove è andato troppo largo. Un errore strano, non un errore da Hamilton. Ma quest’anno Lewis sta facendoci vedere (e sentire) cose che da lui non ci saremmo mai aspettati. Il problema è che la sua uscita di pista ha innescato l’ingresso della Safety Car, rovinando la gara di Leclerc che era appena rientrato a cambiare gomme.

Charles non si è abbattuto ed è andato all’attacco di Russell (già passato al via) sorpassandolo con una bella aggressività e più di due ruote fuori pista. Una manovra al limite. Da applausi in un’altra era, da inchiesta dei commissari oggi. Ma per Charles non era ancora finita perchè al 53° giro la sua gara è definitivamente finita quando, alla stessa curva in cui era uscito Hamilton, Antonelli lo ha colpito sbattendolo fuori.

Un eccesso di aggressività di Kimi, punito anche dai commissari (10” + 5” per eccesso di velocità ai box), anche perchè in quel momento la sua Mercedes sembrava averne di più. Kimi avrebbe potuto aspettare. Ha perso la macchina sulla soprelevata ed è andato a colpire la Ferrari di Charles che non si è lamentato più di tanto, segnalando ai box che forse era stato un errore farlo rientrare a cambiare gomme (“ne avevo ancora”). Sta di fatto che Charles è davvero sfortunato. Prima la Safety Car che gli ha complicato la gara, poi la sportellata (involontaria) di Kimi. Un’altra domenica da dimenticare.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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